In questi giorni ci si inizia ad interrogare su quello che sarà lo scenario dell’estate 2020. Chi perchè vuole capire quale sarà il destino del proprio lavoro, chi perchè vuole capire se e come avrà modo di staccare con una bella vacanza. I pareri che circolano, data l’eccezionalità della situazione, sono ancora molto contrastanti, dal “tutti liberi come prima” al “guanti e mascherine e sempre da soli”.
Uno dei punti principali che riguarda il mondo outdoor è la possibile attività dei rifugi alpini, punto di riferimento per gli amanti dell’alta montagna e del trekking, e per questo seconda casa di molte di noi guide alpine per la stagione estiva. Per quanto ci auguriamo di poter vedere i rifugi aperti, sia per garantire le nostre proposte estive sia per il bene dei nostri amici gestori, ci si atterrà alle direttive degli esperti che, speriamo, arriveranno nei prossimi giorni.
L’ipotesi di uno scenario di attività ridotta nei rifugi o addirittura vietata, non significa arrendersi alle vacanze al mare o al lago. Sarà invece un’ottima occasione per organizzare qualche uscita senza i comfort a cui siamo abituati oggi, tornando ad aggiungere all’alpinismo estivo un po’ di avventura in più, che oggi si trova solo nelle vallate fuori moda o in remoti Paesi extraeuropei.
Sarà quindi l’occasione per scoprire versanti che finora abbiamo ignorato solo perchè “il rifugio sta dall’altra parte” o montagne di cui forse avete solo letto il nome perchè “quella non è neanche un 4000”.
Con un briciolo di volontà in più impareremo ad organizzare la salita a partire dall’ottimizzazione dei materiali. Lo zaino sicuramente sarà un po’ più pesante a causa di sacco a pelo e fornelletto e magari una tendina, ma lo sforzo sarà ripagato dall’impareggiabile sapore dell’avventura e magari da una stupenda stellata o da un bellissimo tramonto, lontani da ogni traccia della civiltà.
Per quanto ci auguriamo che l’emergenza Covid sia un caso più unico che raro, di cui tra qualche anno ci ricorderemo e racconteremo ai più giovani, si tratta comunque di una di quelle situazioni uniche che ti buttano a calci e senza preavviso al di fuori della tua bolla di comfort quotidiano. Queste situazioni, per quanto traumatiche e tristi, ci danno però l’opportunità di fermarci un attimo per osservare i limiti della nostra routine: l’inquinamento che si causa con mille spostamenti non necessari è solo uno dei tanti. Questo potrebbe essere un buon momento per ridiscutere ciò che non va o semplicemente per cambiare direzione verso ciò che possiamo fare meglio. Ciascuno di noi sa perfettamente cosa può fare nel suo piccolo e ci auguriamo che chi ci governa faccia lo stesso.
Noi guide di Escape Outdoor e sicuramente molte altre guide alpine, nel nostro piccolo spicchio di mondo cerchiamo comunque umilmente di portare avanti un messaggio positivo, e di rispondere a questa situazione offrendovi la possibilità di trarre da un periodo difficile, un’opportunità di miglioramento e di espansione dei propri limiti, che un domani magari verrà utile anche per salire la Bigwall dei propri sogni o la spedizione extraeuropea che in passato si credeva irrealizzabile.
– Alba nella Combe Maudit, Monte Bianco. – Alba sul ghiacciaio del Gigante, Monte Bianco.
– Bivacco sulla cengia del Pesce – Marmolada.
– Bivacco sulla parete nord dell’Eiger al Pilastro dei Ginevrini.
– Bivacco con vista Grand Pilier d’Angle.
– Tramonto sul ghiacciaio del Gigante, Monte Bianco.
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